**Intelligenza Artificiale: Investitori Troppo Entusiasti? I Principi per Navigare il Boom**
L’intelligenza artificiale (IA) sta vivendo un momento di grande attenzione sui mercati finanziari, ma l’entusiasmo degli investitori potrebbe sfociare in una bolla speculativa. Gli analisti di Janus Henderson mettono in guardia sui rischi legati a un eccesso di ottimismo, pur riconoscendo che il settore tecnologico odierno è più solido rispetto all’epoca della bolla dot.com dei primi anni 2000.
Secondo gli esperti, il panorama tecnologico si è trasformato negli ultimi vent’anni, con una diversificazione significativa tra le aziende del settore. Le società tecnologiche non si limitano più a un unico tema come l’Internet aziendale, ma spaziano in ambiti diversi, dai beni di consumo ai servizi finanziari. Inoltre, i dati mostrano una maggiore solidità finanziaria: nel primo trimestre del 2000, il 36% delle aziende tecnologiche americane era in perdita, mentre nel 2025 questa percentuale è scesa al 21%. Anche le valutazioni di mercato, pur elevate per alcune realtà come le grandi società tech, appaiono più ancorate ai fondamentali rispetto al passato.
Un caso emblematico del fenomeno IA è rappresentato da Nvidia, azienda leader nei chip avanzati, che ha raggiunto una capitalizzazione record grazie a una crescita straordinaria dei ricavi (+69% nel primo trimestre 2025) e dei profitti. Tuttavia, gli analisti sottolineano che i multipli di mercato, sebbene alti, non suggeriscono ancora una bolla, ma richiedono cautela.
La diffusione dell’IA sta spingendo investimenti imponenti in infrastrutture, come data center e produzione di chip, con costi che raggiungono centinaia di miliardi di dollari. Questo scenario, descritto come una vera e propria “corsa agli armamenti”, vede le grandi aziende tecnologiche competere su più fronti, dai talenti alle applicazioni concrete. Se da un lato ciò alimenta fiducia nel potenziale di lungo termine, dall’altro espone al rischio di sopravvalutare progetti privi di risultati tangibili, come evidenziato anche da figure di spicco del settore come l’amministratore delegato di OpenAI.
Per gli investitori, la chiave è adottare un approccio selettivo, individuando le aziende capaci di guidare l’innovazione e generare valore reale. L’IA rappresenta una rivoluzione destinata a durare anni, ma con probabili alti e bassi legati a cicli di entusiasmo e correzioni. La prudenza nella valutazione delle opportunità rimane essenziale per evitare di essere travolti dall’euforia del momento.
